La Fiera di Santa Caterina di Udine è la più antica ancora in vigore della città e tra le più antiche d’Italia. Fu infatti il Patriarca Marquardo di Randeck che il 4 novembre 1380 concesse a Udine di tenere una fiera in onore di Santa Caterina, per 5 giorni dal 24 novembre in poi. In precedenza si teneva nell’omonima località alla periferia di Udine, oggi in comune di Pasian di Prato.
La fiera era dedicata a Santa Caterina d’Alessandria, martire del IV secolo (si presume che le sue date siano: di nascita intorno al 287 – di morte nel 305) che, secondo il martirologio cristiano, fu decapitata da Massimino Daia per non aver sacrificato animali agli dei ed essere miracolosamente scampata ad una prima tortura.
Il luogo dove si svolgeva la Fiera di Santa Caterina era come detto la località che ancora oggi viene chiamata appunto Santa Caterina, presso il Cormôr, a ovest della città, dove è presente una chiesetta dedicata al lei.
Nel 1485 il Luogotenente Contarini la spostò all’interno delle mura della città e probabilmente già nel luogo dove si svolge ancora oggi. Infatti, il 2 novembre 1499, una nota fa menzione della fiera di Santa Caterina, indicando in Giardin Grande, l’attuale piazza I Maggio, come il “loco consueto” della fiera.
Santa Caterina d'Alessandria dipinta da Caravaggio (Foto Wikipedia)
A quanto si conosce, non si tenne solamente nel 1917, durante la Prima Guerra Mondiale, a causa dell'occupazione austro-tedesca, dopo la famosa “rotta di Caporetto”, che avvenne alla fine dell’ottobre di quell’anno.
Questa tradizione si è perpetuata sino ai giorni nostri, culminando ogni 25 novembre. Fino metà degli anni Ottanta del Novecento, in piazza oltre alle bancherelle venivano anche i “baracconi”, giostre di vario tipo che creavano un luna park in città per l’intero mese di novembre. Oggi per ragioni di viabilità le giostre sono state spostate presso lo stadio Friuli, in località Rizzi.
Le bancherelle propongono ogni genere di merce e di dolciumi, che negli anni sono state integrate da proposte anche di altre regioni ed esotiche. Tipici sono gli acquisti degli “accessori” per l’inverno: sciarpe, guanti, cappelli, ombrelli.
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Anni 50 - Giostrai per Santa Caterina (Foto di Tino da Udine).